Ricerca personalizzata

martedì 6 gennaio 2009

Feccia

Lo attendevano al Royal pub. Jack in una strada poco illuminata, camminava nervosamente. Era al verde da diverse settimane e non riusciva a trovare uno straccio di lavoro. La sua donna, Penny, gli aveva dato un ultimatum: “Non voglio passare la mia vita con un fallito!” Gli urlò qualche giorno prima. Erano solo parole strillate. Lei non lo avrebbe mai lasciato, era innamorata persa. Jack, comunque, ferito nell’orgoglio, decise che era giunto il momento di produrre grana, con qualsiasi mezzo.
Tom, Charles e Bob si stavano scolando diversi boccali di birra scura. Avevano iniziato a parlare grossomodo del colpo che avevano intenzione di fare ad un’agenzia assicurativa. Per i dettagli, attendevano Jack. Quest’ultimo era in ritardo, se ne rese conto ed affrettò il passo che echeggiava nella notte e tagliava la penombra. In lontananza intravide due brutti ceffi. Jack continuò a camminare tranquillo, pur consapevole del fatto che si sarebbe imbattuto in quei due balordi. Il più grosso gli bloccò il passaggio. Jack lo spinse chiedendogli se avesse dei problemi. L’altro, piccoletto, ma più aggressivo iniziò a blaterare e a partire di mani. Jack di costituzione era una via di mezzo tra quei due esseri, ma sicuramente molto più suscettibile di quei due ladruncoli di strada. Jack schivò i colpi del piccoletto, senza nemmeno sfilarsi le mani dalle tasche. Tutto finì lì, se ne andarono senza che il più grosso accennò ad un gesto e con il piccoletto che continuò ad inveire. Se fosse stato colpito, Jack, avrebbe reagito, dando sfogo a tutta la sua frustrazione, a tutta quella rabbia che reprimeva da tempo e avrebbe picchiato chiunque avesse cercato di attaccarlo, fossero stati anche dieci, cento, mille; a lui, ormai, poco importava di finire al camposanto. Si sarebbe fatto bucare da qualche lama, ma sicuramente avrebbe voluto morire attaccando e non subendo da indifesa preda.
Giunto al locale, li vide. Erano seduti, apparentemente tranquilli, nonostante fossero alticci.
Si avvicinò e prese posto.
“Ehi Jack, tutto bene?” fece Charles.
“Ciao ragazzi. Tutto bene.” Rispose Jack. Mentre gli altri ripresero a sputare parole, Jack con un fischio attirò l’attenzione del cameriere, al quale ordinò un doppio whisky liscio.
“Allora Jack, sei pronto?” disse Bob
“Abbiamo pensato di agire venerdì pomeriggio. Appena l’impiegata andrà a fare il versamento in banca, la blocchiamo e ci facciamo dare il denaro?” illustrò brevemente il piano Charles.
Tom era più propenso ad un attacco frontale, ad un’invasione della base nemica: “Io andrei direttamente nell’ufficio e preleverei il contante a modo mio.”
Jack sogghignò appena.
“Charles sostiene che sia troppo rischioso così.” Riprese il discorso Tom.
“Gli impiegati non sono tutti presenti al bancone vicino l’ingresso. Ce ne sono alcuni presenti in altre stanze dietro.” Spiegò Charles “Questi se sentono il trambusto, capirebbero e chiamerebbero gli sbirri.”
“Non ce la faremmo a prendere quel che dobbiamo prendere e a darcela a gambe.” Disse Bob.
I tre, brilli, non si preoccupavano di fare certi discorsi usando un basso tono di voce. C’era il solito baccano al pub e i loro discorsi si mescolavano al resto del fracasso. E a parte questo, il posto in questione era abbastanza malfamato, non c’era da preoccuparsi. Certo qualche sbirro in incognito poteva sempre capitare. E poteva sempre capitare che qualche sbirro in incognito fosse fatto fuori, se scoperto.
Erano le tre del mattino, quando i quattro uscirono dal Royal pub. Erano ubriachi. Anche Jack aveva bevuto qualche bicchiere di troppo.
Erano felici tra i fumi dell’alcool, mentre avvolti da una sottile foschia, pensavano al colpo che avrebbero dovuto fare un paio di giorni dopo.
Ad un certo punto il silenzio della notte, fu bruscamente spezzato da un rombo. Una potente motocicletta, cavalcata da due tizi dai visi coperti dai caschi, affiancò i quattro che barcollando, cercavano di fare ritorno alle loro tane.
I due sicari avevano un obiettivo preciso. “BANG! BANG! BANG!“ Tre colpi di pistola freddarono Jack, che cadde in una pozza si sangue. Gli altri, pur non essendo i bersagli dei killer, uscirono, comunque sia, illesi da quei fuochi d’artificio.
Tom, Charles, Bob se la diedero a gambe levate. I tre, può darsi, avrebbero fatto lo stesso fuori Jack per spartirsi meglio la torta. Due angeli della morte gli hanno fatto un favore.
Jack giaceva lì, sul marciapiede, agonizzante. Respirava a fatica. Sapeva che stava salutando quel mondo boia e forse era anche un po’ sollevato di lasciare la sua schifosissima vita. Per il resto, non pensava a niente. Fissava il vuoto buio della notte. Poco dopo sarebbe morto.
Qualcuno voleva la sua morte e la ottenne. Qualcuno che fu pestato da lui, qualcuno a cui doveva dei soldi, qualcuno con cui sgarrò, qualcuno.
Il mattino dopo, sotto un roseo cielo albeggiante, un netturbino avrebbe trovato la carcassa violacea di Jack.


Francesco Favia


12 marzo 2008 ore 19:15

Nessun commento:

Posta un commento

http://www.wikio.it
web analytics