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sabato 29 agosto 2009

Psicofidanzata

A Federica


Monotematico
al limite del patetico,
mi arrampico
nevrastenico,
dimostrandomi antipatico.

Gente, cosa ci posso fare,
il nervoso viene,
di certo non sono da lodare,
ma in questo mondo nessuno sta bene,
anche un miliardario ha le sua ansie,
ognuno ha le proprie magagne.

E la mia fidanzata,
quella drogata
di speranza,
crede che con la scrittura,
io possa far la grana.

Dovete perdonarla,
è ancora giovane di età,
ed anch’io a vent’anni
ci credevo nella fama.

E lei che vuole fare la psicoterapeuta,
mi tratta come un paziente,
e si, il qui presente
demente,
sta senz’altro male,
effettivamente.
A me basta il suo amore,
senza di lei,
tutto è indifferente,
tutto è uguale,
non avrei più un cuore,
avrei solo rancore.

Ma quale elucubrazione,
io scrivo d’istinto,
di getto,
sono solo un vinto,
un inetto.

Eccola che si fa sentire,
il mio cuore non può che gioire.
Ti passo a prendere,
le faccio,
ho il cuore da rendere
andiamo, vieni col tuo pagliaccio.

Cazzo, parlo solo in rima,
perché senza te la mia vita declina.
Sai, non riesco a smettere mica,
sarà una nuova sindrome,
su dottoressa, mi dica…

Ma tu passi ad altri argomenti,
vuoi parlare di tutti i commenti,
e con i tuoi occhi sognanti,
proferisci: se continua così,
qualcuno potrà notarti.

See… magari Fabri Fibra,
ma che hai bevuto? Ti sei fatta una riga?
E mi accusi di essere il solito volgare,
ma dai scherzo, non te la menare.
Dai, era per fare una rima,
lo sai che per me sei più di un’amica.

Se poi pensi che sia scurrile,
ti presento un lurido,
che ti farà rabbrividire.
Lui è un porco, ha la visione della vita distorta,
ma di lui,
te ne ho parlato già un’altra volta.

Oh! Mi ami?
Guarda che se non mi ami,
ti assicuro che mi uccido domani
e se non vuoi che ti chiami,
faccio una rapina da Emporio Armani,
e tu: “Ah? E che mi regali?”

E cosa vuoi che ti regali,
un paio di manette?
Così ti lego a me
e saremo insieme
per sempre.

Tu sei mia,
nessuno ti deve portare via,
tu mi accusi di esser possessivo,
ma senti chi parla,
quella che dice
“Tu con gli amici non ci vai,
sei solo mio!”

Fatemi smettere con queste rime,
altrimenti la mia ragazza mi uccide.
Non mi resta che chieder perdono,
pur sapendo di non aver fatto niente,
ma ti faccio questo dono,
perché lo sai, senza te,
non sono autosufficiente.

Ogni comportamento induce a deduzioni,
tu qualsiasi cosa fai,
mi procuri forti emozioni…
ed è già assai,
sai?

Proverò per la prima volta,
a rimanere amico di una ex,
perché a dispetto di quello che pensi,
sei stata molto importante per me
e non voglio perderti per sempre,
scrivo col cuore, non con i sensi,
e il mio cuore non mente.


Francesco Favia

Giovedì 22 maggio ’08 ore 1:00

http://ciscofavia.blogspot.com/

www.nonsolocronache.com

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