Io vengo dai bassifondi,
no bello, non ti confondi,
sono proprio io,
quello che si fa il mazzo
e non guadagna un cazzo,
io paroliere
che per vivere fa il garzone di un salumiere,
ma che vivere,
sopravvivere,
sopravvivere col sudore,
immerso nel rancore,
nella rabbia, nell’odio e nel dolore!
Umiliato,
malmenato,
ripudiato,
licenziato,
non ce la faccio più,
ma cosa ne vuoi sapere tu,
tu che hai in casa la servitù,
io non te regghe più,
ma va, va,
che fai finta di studiare
mentre papi ti paga l’università.
Non urlare,
ti devo torturare,
picchiare,
ammazzare,
brutto infame,
è meglio che ti lascio stare,
perché la galera non me la voglio fare…
Francesco Favia
3 febbraio 2007 ore 16:42
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