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giovedì 11 giugno 2009

Vendetta

Io non uso parole d’amore,

io narro l’orrore

in cui vivo,

mi deprimo,

recidivo

a una vita eternamente in declino.

Continuamente provo a risalire,

ma ingenuamente non faccio che cadere

e ricadere,

provando un atroce dolore,

che brucia i resti del mio candore.

Non posso far altro che abbrustolire,

senza mai gioire,

e senza mai gioire non potrò mai divertire.

Più mi sbatto e più vengo sbattuto

E mi accorgo che il mio sbattimento non è servito a niente

E non mi rimane che il mio destino da perdente.

Ma io non canto,

t’incanto

con la mia parola scritta rigorosamente in rima,

mentre la mia vita dignitosamente declina.

E il mio declino

Non si fermerà sul fondo,

sprofonderà nel sottofondo.

Ma arrampicandomi con un uncino,

risalirò,

tornerò

e ti avrò essere immondo.

Più vendicativo di Brandon Lee nel Corvo,

col mio sguardo perennemente torvo,

assaggerò la mia vendetta come il conte di Montecristo

e ti colpirò col mio pugno tristo.


Francesco Favia

14 dicembre ’05



http://ciscofavia.blogspot.com/

www.nonsolocronache.com


2 commenti:

  1. bella lì il mondo è fatto di perdenti ma c'è sempre chi avanza
    by

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  2. Ti ringrazio per le tue parole e per avermi chiesto l'amicizia su Facebook ;-)

    RispondiElimina

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